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E' obbligatorio fornire i dati catastali nel cambio di fornitura?

Con la legge finanziaria del 2005 (legge 311 del 30.12.2014 - art. 1 comma 333) qualsiasi fornitore di energia deve richiedere ai propri clienti i dati catastali ogni volta che c'è una modifica contrattuale, quindi anche nel caso del cambio fornitore.
Questa pratica è stata pensata per combattere l’evasione fiscale relativa al settore immobiliare

Per cui, quando riceverai il plico contrattuale dal nuovo fornitore, ti verrà richiesto di compilare anche la sezione con i dati catastali. 

Il contratto ed il cambio di fornitore saranno comunque validi anche in caso di mancata comunicazione da parte tua.

Dove trovare i dati catastali?

Per prima cosa dovrai reperire i dati: essi sono presenti nell’atto d’acquisto della casa, nel contratto di locazione (obbligatorio dal 2010) o in qualsiasi visura catastale dell'immobile presso il quale è stata attivata la nuova fornitura.

Puoi richiedere i dati catastali registrandoti al sito dell’Agenzia delle Entrate (https://telematici.agenziaentrate.gov.it/Main/Registrati.jsp) e seguire i passaggi per il reperimento telematico dei dati catastali. Inoltre si può ottenere la visura catastale anche fisicamente presso qualsiasi Ufficio provinciale - Territorio (ad eccezione delle province di Trento e Bolzano), gli sportelli catastali decentrati e lo Sportello Amico di Poste Italiane. 

Come compilare la dichiarazione? Ecco alcune informazioni utili

Per “proprietario” si intende colui che possiede l’abitazione, con “usufruttuario” invece ci si riferisce a chi beneficia dell’immobile (es. affittuario); per “titolare di altro diritto sull’immobile” è da intendersi il soggetto intestatario della fornitura che vive nell’immobile ma che ha un titolo diverso rispetto ai sopra elencati (es. coniuge non proprietario, coniuge separato,  immobile concesso in uso gratuito al figlio). Il caso del “rappresentante legale” può capitare quando l’immobile a cui si riferisce la fornitura è di proprietà di una persona non fisica (es. azienda). Il “rappresentante volontario”, invece, ricopre tutte le altre situazioni che prevedono un soggetto intestatario dell’utenza e che non sono previsti precedentemente. 

Il codice POD (per l’energia elettrica) e il codice PDR (per il gas) si trovano in bolletta. Per riconoscerli ti basta sapere che il primo inizia con “IT”, il secondo invece è composto da 14 cifre.

Il codice catastale del comune è reperibile online e una volta individuato il proprio comune, basterà trovare il codice, composto da caratteri alfanumerici alla voce “codice catastale”.
Il tipo di unità serve a precisare se l’immobile fa parte dei fabbricati (F) o dei terreni (T). Per compilarlo dovrai contrassegnare la lettera corrispondente.
La sezione va compilata solo per gli immobili urbani e, se presente, solitamente rappresenta la frazione del comune.
Il foglio è l'unità territoriale in cui ogni comune viene suddiviso per il catasto.
La particella è una parte di terreno e solitamente viene indicata da un numero.
Il subalterno, quando presente, serve ad identificare la singola unità immobiliare.
L’estensione particella/mappale (composta da 4 caratteri) e il tipo particella/mappale (F=fondiaria; E=edificabile) vanno inseriti solo se risiedi in uno dei Comuni in cui vige il sistema del Catasto Tavolare (es. province di Trieste, Gorizia, Trento, Bolzano e anche in alcuni comuni).

Se presenti più contatori in uno stesso immobile dovrai compilare un solo modulo indicando però le matricole di tutti i contatori.
Se il contratto d’utenza è relativo a più unità immobiliari (es. appartamento, garage) sarà necessario indicare i dati catastali dell’unità immobiliare principale (appartamento).

Aggiornato il: 13/01/2023

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